Soprattutto nei centri urbani la popolazione è costantemente esposta a miscele di inquinanti atmosferici potenzialmente dannosi.
Diversi studi epidemiologici e sperimentali, presentati dal Ministero della Salute, confermano infatti che l’aria malsana che respiriamo potrebbe determinare un aumentato rischio di malattie e mortalità per neoplasie, malattie cardiovascolari e respiratorie. La presenza incontrollata di polveri sottili e emissioni odorigene finiscono per minare il benessere delle persone ed è proprio l’apparato respiratorio “l’organo bersaglio” di una quantità innumerevole di sostanze pericolose.
Gli odori in particolare possono essere invadenti e spesso essere sentinelle degli impatti ambientali generati dagli impianti industriali.
A tal scopo l’Organizzazione Mondiale della Sanità già da diversi anni ha raccomandato all’Unione Europea di adottare politiche urgenti di contenimento delle emissioni e standard di qualità dell’aria più stringenti.
Cosa fare dunque per verificare l’esposizione delle persone alle emissioni outdoor?
befreest ha la soluzione!
Stiamo infatti sviluppando Nose(OUT), una tecnologia rivoluzionaria che consentirà di ottenere in tempo reale precise indicazioni su eventuali picchi di inquinamento atmosferico, comprendendone le cause, dunque individuando tempestivamente le fonti emissive.
Si tratta di un multisensore capace di misurare componenti chimici isolati o aggregati che serviranno per caratterizzare l’impronta odorigena ed altri inquinanti e la loro concentrazione nell’aria.
L’idea è quella di costruire un data base informativo sulla qualità dell’aria outdoor utile tanto le imprese quanto per le amministrazioni pubbliche e supportare l’attivazione di procedure ad hoc per pensare a nuove strategie di controllo e gestione dello stato dell’aria, migliorando la qualità della vita dei cittadini.
Ad oggi il monitoraggio della qualità dell'aria esterna viene eseguito attraverso l’utilizzo di poche centraline posizionate in diversi quartieri della città e che non forniscono dati in tempo reale, rendendo inefficace la rapida rilevazione dei picchi di inquinamento e l’analisi delle cause. Gli innovativi sensori Nose(OUT) invece, superano questo gap e offrono un nuovo approccio agli amministratori, responsabili della salute pubblica, nell’identificazione delle fonti di inquinamento per meglio gestire situazioni di crisi.
Specialmente in territori come quello di Taranto, in cui insistono insediamenti industriali, monitorare i livelli delle emissioni nell’aria, è fondamentale.
Sono numerosi i settori produttivi che potrebbero avere la necessità di dotarsi di una rete di monitoraggio per verificare le emissioni odorigene e salvaguardare la salute di migliaia di operai.
Tra questi:
• acciaierie a ciclo integrato,
• raffinerie,
• impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti,
• aree portuali e aeroportuali.
Alla stessa maniera, è un diritto dei cittadini avere corrette informazioni sulla qualità dell’aria che respirano ogni giorno. Attraverso la diffusione sul territorio di un numero adeguato di sensori nose(OUT) è infatti possibile avere accesso, in qualsiasi momento, ai dati che il sensore registra, favorendo una partecipazione diretta dell’intera comunità.
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