Befreest ha investito in ricerca per sviluppare una soluzione innovativa ed efficace in grado di assicurare scuole sicure e ambienti indoor più salubri.
Dopo mesi di sperimentazioni e studi, la tecnologia messa a punto ha ottenuto i risultati sperati. Nella recente pubblicazione scientifica “Il monitoraggio della concentrazione CO2 all'interno degli edifici scolastici come strumento strategico per ridurre il rischio di trasmissione aerea di Sars-CoV-2” è stata dimostrata l'efficacia della sensoristica nose.
Il documento, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Environmental Research”, è stato redatto da un team composto da Alessia Di Gilio, Jolanda Palmisani, Gianluigi de Gennaro, Fabio Cerino e Mirko Cacace, rispettivamente Ceo e Product Manager di befreest, Alessandro Miani e Manuela Pulimeno.
Lo studio pilota è stato condotto all’interno di 11 istituti scolastici della Puglia, dopo il blocco dovuto alla pandemia di Covid-19 e ha previsto l'installazione in ogni aula dei sensori di Co2 nose per una maggiore sicurezza in classe.
befreest ha svolto attività di monitoraggio della qualità dell'aria indoor all'interno di 19 istituti scolastici della Puglia per valutare scenari di rischio di contagio e potenziali azioni di mitigazione applicando protocolli operativi di ventilazione delle aule basati sulla misurazione della concentrazione di CO2 nelle aule e sulla intrinseca capacità di segnalare, con il sensore NOSE, gli scenari di rischio.
Se inizialmente tutte le aule hanno mostrato condizioni di ventilazione inadeguate, mediante l’utilizzo del dispositivo di rilevamento dell’anidride carbonica, si sono registrati scenari decisamente migliori, con una visualizzazione in tempo reale dei livelli di CO2.
La ricerca ha infatti dimostrato che le strategie basate sulla ventilazione intelligente delle aule, quando segnalato dal sensore nose, permette di abbattere il rischio di diffusione di contagio all’interno delle classi in quanto previene la stagnazione di aria che potrebbe essere contaminata da cariche virali emesse con la respirazione da soggetti infetti.
La tecnologia intelligente befreest ha contribuito a migliorare la vivibilità e la sicurezza negli spazi chiusi e a ridurre la concentrazione di co2 nell'aria indoor.
Monitorare costantemente l’anidride carbonica negli ambienti confinati con i nostri dispositivi nose, migliora la qualità dell'aria e riduce il rischio di trasmissione del nuovo coronavirus Sars-CoV2. La conferma è arrivata dai risultati di questa ricerca che il team di befreest condotto in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari.
L’utilizzo della tecnologia intelligente ha garantito il pieno controllo della qualità dell’aria all’interno delle aule: al superamento delle soglie di rischio una spia luminosa ha suggerito in tempo reale ai docenti e agli alunni quando ventilare gli ambienti attraverso l'apertura di porte e finestre, fino al rientro dei valori entro i limiti.
La nostra promessa era ed è ancora oggi la stessa: respira, a scuola sei al sicuro!
by Admin
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